Altrememorie è un’associazione culturale che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Sviluppa una nuova narrazione e interpretazione del territorio, attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea.
Altrememorie è un’associazione culturale che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Sviluppa una nuova narrazione e interpretazione del territorio, attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea.
L’installazione è composta da una proiezione video e da due pedane sensoriali costruite ad hoc.
Il video proiettato va in simultanea con la composizione sonora trasmessa dalle pedane e ripotera in forma testuale le immagini e le suggestioni che le stesse vibrazioni hanno suscitato in due persone sorde. Leggendo i testi proiettati, potrai accedere ad un nuovo livello percettivo e prepararti all’esperienza che vivrai attraverso le due pedane sensoriali.
Una volta scelta la pedana su cui posizionarti, nel momento in cui ti sdraierai entrerai in una narrazione astratta, lasciandoti guidare da una composizione fatta di suoni elettronici e vibrazioni.
Per interpretare, codificare e immaginare potrai andare a pescare dentro di te, nelle tue esperienze o nel tuo immaginario. L’esperienza che vivrai è frutto dell’incontro tra persone sorde e persone udenti, che insieme hanno provato ad abitare uno spazio indefinito e astratto.
Installazione prodotta da: Associazione Altrememorie
Direzione creativa: Giovanni Chiarot e Matteo Carli
Composizione sonora: Antonio Della Marina
Sviluppo narrativo e sensoriale: Fabio Zamparo ed Erik Londero
Consulenza all’accessibilità: Associazione Culturale Fedora
Mediazione comunicativa: Elena Marra e Anna Chiara Carlet
Pedane vibranti progettate e prodotte da: Puntozero Società Cooperativa
Supporto tecnico: Valerio Bergnach, Tommaso Pascutti
Con il contributo di: Regione Friuli-Venezia Giulia
L’installazione è composta da una proiezione video e da due pedane sensoriali costruite ad hoc.
Il video proiettato va in simultanea con la composizione sonora trasmessa dalle pedane e ripotera in forma testuale le immagini e le suggestioni che le stesse vibrazioni hanno suscitato in due persone sorde. Leggendo i testi proiettati, potrai accedere ad un nuovo livello percettivo e prepararti all’esperienza che vivrai attraverso le due pedane sensoriali.
Una volta scelta la pedana su cui posizionarti, nel momento in cui ti sdraierai entrerai in una narrazione astratta, lasciandoti guidare da una composizione fatta di suoni elettronici e vibrazioni.
Per interpretare, codificare e immaginare potrai andare a pescare dentro di te, nelle tue esperienze o nel tuo immaginario. L’esperienza che vivrai è frutto dell’incontro tra persone sorde e persone udenti, che insieme hanno provato ad abitare uno spazio indefinito e astratto.
Installazione prodotta da: Associazione Altrememorie
Direzione creativa: Giovanni Chiarot e Matteo Carli
Composizione sonora: Antonio Della Marina
Sviluppo narrativo e sensoriale: Fabio Zamparo ed Erik Londero
Consulenza all’accessibilità: Associazione Culturale Fedora
Mediazione comunicativa: Elena Marra e Anna Chiara Carlet
Pedane vibranti progettate e prodotte da: Puntozero Società Cooperativa
Supporto tecnico: Valerio Bergnach, Tommaso Pascutti
Con il contributo di: Regione Friuli-Venezia Giulia
Federica Teti
Campoformido, 16-22 dicembre 2023, Spazio Le Serre, 22 dicembre 2023, THE FAKE JOGGER. Un’osservazione del paesaggio suburbano, muovendosi lungo i bordi e cercando programmaticamente nuovi modi di raccontare la realtà
Zeroidee, 1-20 dicembre, Spazio Le Serre, 22 dicembre 2023, TRASDUZIONI. Un percorso di ricerca artistica multimediale nato dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo.
Matteo Carli, 1 novembre-20 dicembre 2023, Mezzocorona – Udine, Spazio Le Serre, ESERCIZIO DI MEMORIA. La costruzione di un paesaggio immaginario e famigliare composto da memorie incerte, visioni e rimozioni.
Sandro Pivotti, 13 novembre-6 dicembre 2023, Monfalcone, Spazio Le Serre, 23 febbraio 2024. Bràncolo. Prove di solitudine
Icredible Bob, 1-7 aprile 2024, Tolmino, Slovenia
Flavio Pacino, 9-14 settembre 2024, Villalta di Fagagna, Cjase di Catine, Villalta di Fagagna, Damatrà
CJASE. A cura di: Duepunti. Partendo dalla nuova edizione di Bestiario Immaginato di Damatrà, l’artista lavora sulle parole “tana” e “rifugio” attraverso materiali naturali e non solo.
Federica Teti
Campoformido, 16-22 dicembre 2023, Spazio Le Serre, 22 dicembre 2023, THE FAKE JOGGER. Un’osservazione del paesaggio suburbano, muovendosi lungo i bordi e cercando programmaticamente nuovi modi di raccontare la realtà
Zeroidee, 1-20 dicembre, Spazio Le Serre, 22 dicembre 2023, TRASDUZIONI. Un percorso di ricerca artistica multimediale nato dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo.
Matteo Carli, 1 novembre-20 dicembre 2023, Mezzocorona – Udine, Spazio Le Serre, ESERCIZIO DI MEMORIA. La costruzione di un paesaggio immaginario e famigliare composto da memorie incerte, visioni e rimozioni.
Sandro Pivotti, 13 novembre-6 dicembre 2023, Monfalcone, Spazio Le Serre, 23 febbraio 2024. Bràncolo. Prove di solitudine
Icredible Bob, 1-7 aprile 2024, Tolmino, Slovenia
Flavio Pacino, 9-14 settembre 2024, Villalta di Fagagna, Cjase di Catine, Villalta di Fagagna, Damatrà
CJASE. A cura di: Duepunti. Partendo dalla nuova edizione di Bestiario Immaginato di Damatrà, l’artista lavora sulle parole “tana” e “rifugio” attraverso materiali naturali e non solo.
Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.
Trieste 25 Febbraio 31 Marzo, Gruppo Immagine, “Marco Cavallo, 50… e non li dimostra”. Un dialgo immaginario con Franco Basaglia in occasione dei 50 anni dalla dirompente uscita collettiva dal manicomio di Trieste. Lignano 10 Marzo, Wundertruppe e Voyageurs Immobiles, “Onde”. Un progetto che indaga e racconta il tema dell’amicizia, accompagnato dal romanzo “Le onde” di Virginia Woolf. Campoformido 23 Marzo, Marco Londero “Dibants”. Il rudere: elemento di disturbo o porta di un’esplorazione intima e selvaggia? RomanS d’Isonzo 4-15 Aprile, Francesca Mione, “Incontro”. L’incontro come spazio tracciato di una connessione fra luoghi, camminamenti, unioni e divisioni. Laboratorio per bambini e ragazzi. Ravascletto 15 Aprile, Simone Carraro, “Cjase”. Un vero e proprio archivio del paesaggio invisibile attraverso un’attenta raccolta e catalogazione rielaborata in chiave simbolica dall’occhio dell’artista. Un progetto di: Associazione Altrememorie Con il sostegno di: Regione Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Turismo FVGAltrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.
Trieste 25 Febbraio 31 Marzo, Gruppo Immagine, “Marco Cavallo, 50… e non li dimostra”. Un dialgo immaginario con Franco Basaglia in occasione dei 50 anni dalla dirompente uscita collettiva dal manicomio di Trieste. Lignano 10 Marzo, Wundertruppe e Voyageurs Immobiles, “Onde”. Un progetto che indaga e racconta il tema dell’amicizia, accompagnato dal romanzo “Le onde” di Virginia Woolf. Campoformido 23 Marzo, Marco Londero “Dibants”. Il rudere: elemento di disturbo o porta di un’esplorazione intima e selvaggia? RomanS d’Isonzo 4-15 Aprile, Francesca Mione, “Incontro”. L’incontro come spazio tracciato di una connessione fra luoghi, camminamenti, unioni e divisioni. Laboratorio per bambini e ragazzi. Ravascletto 15 Aprile, Simone Carraro, “Cjase”. Un vero e proprio archivio del paesaggio invisibile attraverso un’attenta raccolta e catalogazione rielaborata in chiave simbolica dall’occhio dell’artista. Un progetto di: Associazione Altrememorie Con il sostegno di: Regione Friuli-Venezia Giulia, Fondazione Friuli e Turismo FVGAltrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.
Edizione 2022Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Dal 2014, invita artisti a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.
Edizione 2022100 km di cammino, 14 autori e autrici da Italia, Slovenia e Austria, una nuova narrazione di confine.
Walk the Line è un progetto esplorativo-narrativo che mira ad elaborare un racconto collettivo di memorie, storie e paesaggi di confine.
Il camminare come pratica di conoscenza, di narrazione e di condivisione.
Di giorno in giorno viene sviluppato un racconto itinerante che intreccia memorie, storie e paesaggi lungo un tracciato. In quest’ottica viene affidato un ruolo primario agli studenti e alle studentesse coinvolte, puntando a costituire un osservatorio mobile internazionale.
Un progetto di: Altrememorie associazione culturale
In collaborazione con: BridA, R.o.R Festival, lnstitut für Kulturanalyse, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt, Quarantasettezeroquattro, Wild Routes, Robida, Inštitut za slovensko kulturo / Institute for Slovenian Culture, Kulturno izobraževalno društvo PiNA, Zeroidee APS
Con il contributo di: Regione Friuli Venezia Giulia
Foto di Giovanni Chiarot
100 km di cammino, 14 autori e autrici da Italia, Slovenia e Austria, una nuova narrazione di confine.
Walk the Line è un progetto esplorativo-narrativo che mira ad elaborare un racconto collettivo di memorie, storie e paesaggi di confine.
Il camminare come pratica di conoscenza, di narrazione e di condivisione.
Di giorno in giorno viene sviluppato un racconto itinerante che intreccia memorie, storie e paesaggi lungo un tracciato. In quest’ottica viene affidato un ruolo primario agli studenti e alle studentesse coinvolte, puntando a costituire un osservatorio mobile internazionale.
Un progetto di: Altrememorie associazione culturale
In collaborazione con: BridA, R.o.R Festival, lnstitut für Kulturanalyse, Alpen-Adria-Universität Klagenfurt, Quarantasettezeroquattro, Wild Routes, Robida, Inštitut za slovensko kulturo / Institute for Slovenian Culture, Kulturno izobraževalno društvo PiNA, Zeroidee APS
Con il contributo di: Regione Friuli Venezia Giulia
Foto di Giovanni Chiarot
È un’installazione multimediale che nasce dall’indagine teorica sul tema del trauma e su come il nostro cervello risponda a un evento traumatico. Lo studio è stato tradotto in chiave artistica attraverso la costruzione di un particolare spazio fisico, sonoro e visivo costituito da 100 stativi di ferro che sorreggono 14 lampade e 8 speaker. Si è sviluppato un sistema che, tramite software, genera in modo randomico degli impulsi sonori e luminosi, proponendo al pubblico una rappresentazione astratta di un sistema cerebrale e del disturbo da stress post traumatico. Gli stimoli sonori e visivi dell’installazione evocano da una parte i frammenti lasciati dall’esperienza traumatica sulla memoria, dall’altra il costante tentativo di costruire un nuovo equilibrio.
L’installazione è ideata e realizzata da Zeroidee,
Ideazione e sviluppo: Giovanni Chiarot e Matteo Carli
Supporto artistico: Renato Rinaldi
Programmazione e sound design: Mattia Piani
Supporti in legno: Simona Martino
Strutture metalliche: Bruno Ribis
Montaggio e cablaggio: Tiziano Zaramella
Supporto tecnico: Soluzioni SRLS
Consulenza scientifica in neuroscienze: Cinzia Canderan, Franco Fabbro, Ilaria Guarracino, Luciana Palumbo
Prodotta da Associazione Altrememorie
Con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia
Scopri di più GUARDA IL VIDEO
È un’installazione multimediale che nasce dall’indagine teorica sul tema del trauma e su come il nostro cervello risponda a un evento traumatico. Lo studio è stato tradotto in chiave artistica attraverso la costruzione di un particolare spazio fisico, sonoro e visivo costituito da 100 stativi di ferro che sorreggono 14 lampade e 8 speaker. Si è sviluppato un sistema che, tramite software, genera in modo randomico degli impulsi sonori e luminosi, proponendo al pubblico una rappresentazione astratta di un sistema cerebrale e del disturbo da stress post traumatico. Gli stimoli sonori e visivi dell’installazione evocano da una parte i frammenti lasciati dall’esperienza traumatica sulla memoria, dall’altra il costante tentativo di costruire un nuovo equilibrio.
L’installazione è ideata e realizzata da Zeroidee,
Ideazione e sviluppo: Giovanni Chiarot e Matteo Carli
Supporto artistico: Renato Rinaldi
Programmazione e sound design: Mattia Piani
Supporti in legno: Simona Martino
Strutture metalliche: Bruno Ribis
Montaggio e cablaggio: Tiziano Zaramella
Supporto tecnico: Soluzioni SRLS
Consulenza scientifica in neuroscienze: Cinzia Canderan, Franco Fabbro, Ilaria Guarracino, Luciana Palumbo
Prodotta da Associazione Altrememorie
Con il contributo di Regione Friuli Venezia Giulia
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Il Parco dell’arte immerso nei boschi della Valsaisera è stato inaugurato nel 2014 ai Prati di Oitzinger, con la partecipazione straordinaria di Michelangelo Pistoletto. In questi anni abbiamo invitato artisti e artiste internazionali a dialogare con la natura e le memorie del luogo, producendo installazioni di arte contemporanea negli stessi luoghi dove 100 anni prima giovani di tutta Europa costruivano spazi di conflitto. L’esperienza del Parco dell’arte è stata un’esperienza circoscritta nel tempo e nello spazio, ma ha aperto nuove prospettive e progettualità, trasformando un luogo fisico in uno spazio di pensiero, un progetto delimitato in un osservatorio permanente sul paesaggio. Da qui nasce la nostra progettualità delle residenze artistiche
Il Parco dell’arte è stato realizzato da: Associazione culturale Modo, Associazione Altrememorie.
In collaborazione con: cooperativa Puntozero, Associazione Zeroidee, associazione Aghe di Poc, associazione culturale Leggermente, Alpi Friulane, Friuli Storia e Territorio, Tree House, Amici di Valbruna e tantissimi altri.
Con il patrocinio dei comuni di Malborghetto-Valbruna e Tarvisio.
Con il contributo di: Regione Friuli-Venezia-Giulia.
Foto di Stefano Cappella
Il Parco dell’arte immerso nei boschi della Valsaisera è stato inaugurato nel 2014 ai Prati di Oitzinger, con la partecipazione straordinaria di Michelangelo Pistoletto. In questi anni abbiamo invitato artisti e artiste internazionali a dialogare con la natura e le memorie del luogo, producendo installazioni di arte contemporanea negli stessi luoghi dove 100 anni prima giovani di tutta Europa costruivano spazi di conflitto. L’esperienza del Parco dell’arte è stata un’esperienza circoscritta nel tempo e nello spazio, ma ha aperto nuove prospettive e progettualità, trasformando un luogo fisico in uno spazio di pensiero, un progetto delimitato in un osservatorio permanente sul paesaggio. Da qui nasce la nostra progettualità delle residenze artistiche
Il Parco dell’arte è stato realizzato da: Associazione culturale Modo, Associazione Altrememorie.
In collaborazione con: cooperativa Puntozero, Associazione Zeroidee, associazione Aghe di Poc, associazione culturale Leggermente, Alpi Friulane, Friuli Storia e Territorio, Tree House, Amici di Valbruna e tantissimi altri.
Con il patrocinio dei comuni di Malborghetto-Valbruna e Tarvisio.
Con il contributo di: Regione Friuli-Venezia-Giulia.
Foto di Stefano Cappella
Associazione culturale Altrememorie
C.F. 94109750300
Sede legale Via Buia 22,
33100 Udine
info@altrememorie.it
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